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La personale di pittura inaugurata presso la sala Cannoniera della Rocca Paolina di Perugia

La "natura" dipinta da Franca Bellachioma


di Vicenzo Gunnella

"Vivo a contatto con la natura, amo la natura, dipingo la natura". Una natura colta non certo nella SUa realta fotografica. supina, scontata ma nella sua essensialità simbolica (a volte surreale), in una interpretazione personale e originale che superando il tratto esteriore sconfina ‘verso l'apparentemente inespresso. Verso il profondo, verso il trascendente..., "perchè solo l’arte ha la facolta di collegarei con la nostra dimensione trascendentale". Questa una delle peculiarità delLa pittura della giovane folignate Franca Bellachioma ("autodidatta") che espone fino al 18 Giugno, in uno dei "sancta sanctorum" della cultura perugina: la Sala Cannontera della Rocca Poolina (un Importante punto di arrivo, foriero di ulteriori maggiori benaugurali "ripartenze".
Peculiarità e valenze cvidenziate e "illuminate" nella cerimonia dl Inaugurazione tenutasi sabato u.s. dalla intensa presentazione tenuta dal Prof. Giovannl Zavarrella il cui impegno muLtiforme tè forse "uno e trino"?) e la cui viscerale passione, esaltate dalla sua facondia oratoria, non possono passare in sott'ordine. in un panorama culturale Spesso monotono a apatico. Un percorso pittorico e spirituale insieme è quello che questa mostra evidenzia. Un "divenire" la cui chiave dl lettura è il "‘movimento": da una iniziate staticità, espressa con tratti definiti dove il segno è più cupo e il colore più deciso, quasi impenetrabile e i cieli sono tersi, in pò freddi, all’intravedersi, tra foschie e macchie di chiome di alberi severi, dl una pallida luna o di un sole malato (quasi in una momentanea eclisse); attimi dl transizione. di attesa verso una nuova turbolenza fatta di nuvole e luce, dove ancora prevalgono i turbamenti della pe nombre e le doglianze dei chiaroscuri. che esplodono. poi, in una dlnamicità profonda, che è tempesta emozionale, bellezza in movimento, immensità vitale. Energia. quindi. di cieli che implodono travaglio, sofferenza, bufere Interibri che sembrano precludere e Invocare il conforto dei "lampo" della conoscenza, la sola idonea a riscattare la pochezza della nostra esistenza sulla terra, che è li in basso, piccola, lontana, alquanto indeflnita.
E questo "cammtno". questo dolente "work In progress" segue di pari passo la sintesi magica dell'opera d’arte: sotto la spinta emozionale l'artistapreviene alla estrinsecazione del suo mondo interiore nell’opera d’arie (sia essa un quadro, una scultura, una musica, una poesia, Il cerchio si chiude con l’epifania. con l’emozione (soggettiva) del fruitore dell’opera stessa che quante più preganti "Sensazioni" riesce a intercettare tanto più diviene oggettiva;  universale (e allora. soltanto allora. at ritiene che l’artista abbia centrato l’obiettIvo: ha "creato" l’opera d’arte.